martedì 18 dicembre 2007

Premonition


"Premonition"
Regia: Mennan Yapo
Genere: Drammatico/Thriller
Durata: 92 minuti
Cast: Sandra Bullock, Julian McMahon, Amber Valletta, Marcus Lyle Brown, Jason Douglas, Nia Long, Kate Nelligan, Peter Stormare
USA, 2007


Trama
:
Per Linda, un giovedì qualsiasi segna l’inizio di un incubo senza fine.
La polizia bussa alla sua porta e le comunica la morte del marito in un incidente stradale, la mattina successiva si risveglia trovandolo vivo accanto a sé. Le giornate si susseguono senza più un ordine temporale, portando Linda sull’orlo della follia …


Recensione
: Sandra Bullock mi piace, m'è sempre piaciuta. Ha un viso espressivo, occhi dolci e luminosi ed è particolarmente brava nelle scene di dolore. Ahimè, non sempre è fortunata con le scelte cinematografiche. E' stata un po' etichettata in questo modo, è "un'attrice di talento ma che non sa scegliere sapientemente i copioni" , per questo si ritrova fare "Miss Detective" oppure "Piovuta dal cielo", film gradevoli per una serata leggera ma che mettono poco in risalto la sua bravura e, perchè no, la sua espressività.
Questo film è riuscito almeno in questo senso, tenendo conto che quasi tutte le scene sono incentrate sul volto di Sandra che tenta di capire cosa le riserva il futuro - passato - presente.
Lasciando per un attimo da parte l'attrice, il film comincia con tutti i buoni propositi possibili, e con un'idea di fondo ben studiata. Una donna, una famiglia apparentemente felice, e tutt'ad un tratto quell'equilibrio si spezza, si frantuma e si complica, bruciando ogni speranza e lasciando spazio a vuoti incolmabili. Questa "distruzione", però, è tutt'altro che sistematica: Linda, la protagonista, vede il suo mondo sgretolarsi tramite delle premonizioni, tramite visioni che si alternano alla realtà. Un gioco che funziona benissimo per almeno la prima ora di film. Colpi di scena, frenesia, punti di domanda uno dietro l'altro, confusione totale e smarrimento che vanno pari passo con l'angoscia del personaggio. Si rimane sospesi e coinvolti direttamente nel gioco di colori alternati e di luci che scandiscono l'inizio e la fine di questi giorni settimanali, che hanno perso la loro collocazione originale. La premessa, quindi, è davvero ottima. Il ritmo è incalzante, la sceneggiatura funziona, gli attori fanno un buon lavoro di sguardi e gesti.
Il film crolla totalmente quando si dovrebbero dare delle spiegazioni, quando le cose dovrebbero essere decifrate e gli enigmi portati ad una soluzione. Il problema è che il film ci prova ad essere convincente e a dirci in che modo è andata a finire, ma fallisce inesorabilmente. Gli attori sembrano spaesati in questa seconda parte, non sono affiatati e non creano emozione; il finale si affretta, diventa un riassunto del riassunto e non svela proprio nulla, anzi, per alcuni versi complica le cose, lasciando allo spettatore il compito di trovare una chiave adatta al puzzle.
I film così mi fanno un po' "tenerezza". Perchè ti appassioni, capisci che hanno posto un problema coinvolgendoti in esso, ma poi lo stesso regista o sceneggiatore non è in grado di farsi tramite di una soluzione personale, o meglio, forse la soluzione ce l'ha ma non riesce a tramutarla in immagine. Troppa carne al fuoco che brucia troppo velocemente, facendo così cadere il film e la passione che c'avevi messo.
Coinvolgimento prima, indifferenza dopo.
Fine di un film che non ti rimane dentro, se non per gli occhioni di Sandra che si perdono nel vuoto cercando, come per noi, povero pubblico, di capire che diavolo le è successo.


[Voto: 5]


2 commenti:

Deneil ha detto...

da evitare quindi..ne avevo letto già alla sua uscita sugli stessi termini..un film che parte bene ma che sul finale non sa più dove andare..a me la bullock fa incazzare!non è possibile che faccia solo filmetti (quando non sono filmacci!)
ma lei non se ne rende conto??
alla fine più che sua la colpa è del suo manager..non so chi sia ma lei non si rende conto che è un demente?

Gianlu. ha detto...

Si, quasi da evitare, se non fosse per le citate espressioni facciali dalla Bullock che sono sempre e comunque degne di nota .. anche nel film peggiore che le possa capitare, almeno quelle funzionano!

Io l'ho molto apprezzata in "Crash" e in "La casa sul lago del tempo", per il resto anch'io mi chiedo perchè non le sia ancora capitato un bel film impegnato, un film in cui provare che realmente sa recitare.
Può darsi che in fondo le va bene così, non so, sicuramente riesce ad avere successo nei blockbuster, ma io vorrei vedere qualcosina di più..

eddai, Sandra, datti da fare!