giovedì 29 novembre 2007

[Il Nascondiglio]

"Il Nascondiglio"

Regia: Pupi Avati
Genere: Thriller/Horror
Durata: 100'
Cast: Laura Morante, Rita Tushingham, Burt Young
2007

Trama: Dopo un lungo ricovero in una clinica psichiatrica, una donna chiamata Lei decide di rifarsi una vita aprendo un ristorante italiano a Davenport, Iowa. Sceglie un grande edificio isolato in cima ad un colle. Una volta stabilitasi all`interno di questa insolita dimora, comincia ad avvertire, durante la notte, delle presenze. Pensa di essere di nuovo vittima della sua malattia mentale. Proprio questi strani eventi notturni, però, la spingono a interessarsi alla storia della casa, fino a scoprire qualcosa di tremendo accaduto in una notte di bufera alla vigilia di Natale, nel 1952.

Recensione: Creare un film horror-gotico al giorno d'oggi è facile, grazie all'uso di tecnologie prolisse e spasmodiche; ma creare un film horror riuscito è un compito parecchio arduo. Ciò che fa l'apporto visivo spesso non è compensato da una buona trama, una storia che sia avvincente e non scontata, una vicenda che non vada incontro al solito finale - non finale che lascia sempre un po' di amaro in bocca.

Pupi Avati ha già un passato con questo genere, e forse proprio per questa ragione ne conosce stilemi e stratagemmi meglio di altri registi d'avanguardia.
"Il Nascondiglio" è un film riuscito, incalzante e mai noioso. Non vi è mai la presenza della grafica 3D, non ci sono figure mostruose che si arrampicano su muri a gambe in su, non ci sono baratri nel pavimento aperti su mondi paralleli o bambini demoniaci dagli occhi di sangue: solo una casa. Una di quelle antiche, quelle con un passato alle spalle e muri scricchiolanti di verità nascoste. Tutto parte da qui. Sicuramente l'utilizzo di un contesto simile non è nuovo al cinema horror, infatti il film di Avati non spicca per l'originalità contestuale, ma per il modo "semplice e diretto" di affrontare scena per scena.
Luci e ombre fanno da contorno all'intera trama, torce accese alla ricerca di voci presenti - non presenti, legni che scricchiolano e forti rumori senza un senso preciso, e poi quell'insieme di botole per l'areazione che nascondono fatti mai totalmente svelati. E' forse proprio la luce a fare da padrona in tutto il film, ed è l'elemento che più mi ha interessato e fatto incuriosire minuto per minuto. Una curiosità un po' morbosa, che segue la protagonista alla ricerca della verità.
No, niente di nuovo, è vero. Una casa, un segreto che tutti vogliono nascondere, una donna forse completamente pazza (ma coraggiosa e testarda come nella buona tradizione cinematografica), strane presenze come incubi ricorrenti.
Laura Morante è perfettamente integrata nel ruolo di "Lei", la protagonista senza un nome, e da ottima attrice che è, riesce a mettere il suo isterismo interpretativo così caro ai suoi ruoli al servizio di situazioni particolari ed enigmatiche. Brava, senza dubbio.
Per concludere, non lodo Avati per aver creato un nuovo stile o per aver impastato una trama totalmente convincente, anzi, spesso la sceneggiatura ha qualche incertezza e in alcune scene manca un collante che avrebbe reso il film perfetto. Lodo Avati per averne usato uno vecchio, di stile, di quelli che fanno salire l'adrenalina senza ricorrere a trucchi visivi e uditivi, di quelli che usano i violini stridenti della colonna sonora per sottolineare cosa sta accadendo o cosa accadrà da lì a poco. Ha giocato perfettamente con il vedo - non vedo, ha messo insieme una trama complessa ma in fin dei conti ben riuscita e ha ricreato atmosfere di film pescati dagli anni passati. Dove di tecnologia ce n'era un po', di inventiva ce n'era un po' di più.

[Voto: 7]




3 commenti:

domenico ha detto...

non l'ho visto l'ultimo avati!
però voglio augurarti buona fortuna per il tuo neo-blog!
ne ho anch'io uno sul cinema se ti capita di passare!
buona giornata!

Gianlu. ha detto...

Ciao!
Grazie di essere passato di qui!

Ho cercato di aprire il tuo blog ma con scarsi risultati, non mi caricava l'intera pagina!

Ma ripasserò, garantito!

Buona giornata a te!

FiliÞþØ ha detto...

eccomi, anche se un pò in ritardo!
Grazie per i complimenti, che ovviamente ricambio (come ricambio anche il link!).

Per quanto riguarda il film, sono pienamente d'accordo con quello che scrivi (anche se tra i cinebbloggers siamo in pochi ad aver apprezzato l'ultima fatica di avati)...è riuscito farmi ricordare i bei film horror di una volta (che mi mancano molto).

Un saluto, a presto!